Ponte termico e trasmittanza lineica – parte 1

Cos’è il Ponte termico e come si corregge.

Per meglio comprendere l’articolo, definiamo prima di tutto il ponte termico: configurazione strutturale o geometrica che produce una deviazione del flusso termico dalla condizione di flusso monodimensionale tra le superfici interna ed esterna di una parete.

In modo più semplice, sono zone dove si verificano disomogeneità del materiale e/o variazioni di forma che in termini termici comportano:

  • disomogeneità di temperatura sulle superfici interne (in generale diminuzione della temperatura superficiale interna quindi con un pericolo di condensa)
  • aumento delle dispersioni termiche (ciò è più accentuato con il maggiore isolamento delle pareti dell’edificio).

I ponti termici si verificano in prossimità dei pilastri, tra solaio e muratura, copertura e muro, tra soletta del balcone e muro, tra infisso e parete.

In queste zone vi è un incremento del valore dei flussi termici e una variazione delle temperature superficiali interne, con conseguente aumento della quantità di calore disperso attraverso le pareti.

E’ molto importante prestare attenzione ai ponti termici, sia nelle ristrutturazioni che nelle nuove costruzioni, ed in particolar modo negli edifici che hanno prestazioni energetiche molto elevate, perché se non corretti, e quindi non realizzati a regola d’arte, possono rappresentare oltre il 50% delle dispersioni dell’edificio stesso.

Un ponte termico, abbassando la temperatura dell’involucro, è una delle possibili cause che potrebbe portare alla creazione di condense e quindi delle muffe superficiali.

Il ponte termico corretto si ottiene quando la trasmittanza termica della parete fittizia (ovvero il tratto di parete esterna in corrispondenza del ponte termico) non supera per più del 15% la trasmittanza termica della parete corrente.

Correzione del ponte termico e coefficiente di trasmissione lineica (trasmittanza lineica)

La correzione di uno o più ponti termici può avere due finalità: da un lato eliminare i fattori causa di degrado, quali muffe, condense e umidità, aumentando la temperatura superficiale all’interno dell’ambiente, dall’altro ridurre le dispersioni termiche.

La correzione di un ponte termico porta ad una “riduzione” delle dispersioni termiche della discontinuità tra gli elementi edilizi. Ma quando si parla di ponte termico corretto ci si riferisce alla verifica che viene effettuata per ottemperare alle limitazioni della trasmittanza termica.

Quindi, per poter ottenere una soluzione tecnica efficace per la correzione dei ponti termici, si deve andare a migliorare il coefficiente di trasmissione lineica. Questo può avvenire mediante l’inserimento di uno strato isolante, oppure mediante un taglio termico isolante in modo da separare gli elementi di continuità e di collegamento tra l’ambiente interno e l’ambiente esterno.

riduzione ponte termico
Immagine: riduzione del ponte termico
(fonte norma UNI EN ISO 13788:2008)

Lo scambio termico  per trasmissione attraverso i ponti termici può essere calcolato attraverso:

  1. il calcolo numerico con software elementi finiti (UNI EN ISO 10211);
  2. l’utilizzo di Atlanti dei ponti termici conformi UNI EN ISO 14683

La trasmittanza lineica Ψ k (W/m·K,), che esprime il flusso termico disperso attraverso il ponte termico per ogni metro di lunghezza e per una differenza di temperatura unitaria fra interno ed esterno è funzione:

  •  dello spessore degli elementi che individuano la giunzione e la loro resistenza termica;
  • dalla posizione di eventuali materiali isolanti negli elementi;

I valori del coefficiente Ψ k sono poi moltiplicati per la lunghezza L del giunto interessato, per ottenere il valore delle dispersioni ad esso relative.

 

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