Come togliere ed eliminare definitivamente la muffa sui muri esterni e interni? La muffa di solito, si forma sulle pareti esterne ed esposte a nord, dietro gli armadi, in ambienti umidi e freddi come il bagno o la cantina. Vedremo alcuni rimedi per sconfiggerla definitivamente. Troverete dei consigli sui deumidificatori, sui prodotti antimuffa, sull’uso del cappotto e altre dritte utili.
Un prodotto che tutti hanno utilizzato almeno una volta per rimuovere la muffa è la candeggina. Sicuramente però la muffa puntualmente si ripresenta. Magari questa parete è esposta a nord, oppure è coperta da un armadio o è una parete del bagno. In queste murature è più ricorrente la formazione della condensa e quindi della muffa.
Quando si forma la muffa a causa dell’umidità?
Fondamentale è comprendere quale possa essere il motivo che provoca la comparsa delle muffe così da poter intervenire con il rimedio corretto. In primis definiamo alcuni concetti:
Spesso si parla di umidità, ma in pochi sanno darne la corretta definizione: l’umidità non è altro che la quantità di acqua, sotto forma di vapore acqueo, presente in un metro cubo d’aria. Quindi, quanti grammi di acqua sono contenuti in un volume di un metro cubo di aria. L’umidità viene espressa in percentuale.
Le principali fonti di umidità all’interno di una casa sono:
- umidità derivante dall’estero: a causa della pioggia o della vicinanza dell’appartamento a un fiume, a un lago o al mare;
- umidità presente nel terreno, assorbita per risalita dell’acqua dal terreno. Questo fenomeno riguarda specialmente il piano terra e il seminterrato.
- infiltrazioni: causate da una perdita dal tetto o dai serramenti.
- attività svolte all’interno di un edificio: come ad esempio il nostro respiro, noi rilasciamo vapore acqueo.
Tutte queste fonti aumentano la quantità di acqua nell’aria.
Per comprendere meglio il fenomeno dell’umidità si deve anche conoscere l’umidità relativa e cioè il rapporto tra la quantità di acqua contenuta in un 1 metro cubo d’aria e la quantità massima che può contenere nelle medesime condizioni di temperatura lo stesso volume d’aria. Ad una determinata temperatura, l’aria può contenere solamente solamente un determinato quantitativo di vapore d’acqua, prima che quest’ultimo condensi e si trasformi in una goccia.
La massima umidità relativa ammessa, per evitare il rischio di muffe, è pari al 80%. Al diminuire della temperatura, l’aria può contenere una minore quantità di acqua prima che quest’ultima si trasformi in condensa.
Quindi, secondo questo principio, la muffa si creerà nei punti freddi: pareti esposte a nord, intersezione tra muro e soffitto (in questi punti, essendoci l’incrocio di più elementi a diversa forma o materiale, come travi e pareti, viene a crearsi una strada preferenziale per il passaggio del freddo. Tecnicamente vengono chiamati ponti termici). Ecco il tipico esempio di muffa nera dovuta al ponte termico:
In ambienti come il bagno, la muffa potrebbe crearsi per un eccesso di vapore acqueo dovuto alle frequenti docce e alla scarsa ventilazione dell’ambiente. La soluzione per eliminare le muffa è proprio quella di ventilare il più possibile il locale, tramite l’apertura delle finestre o con l’ausilio di ventole meccaniche.
Quindi la muffa si forma prevalentemente per un eccesso di vapore acqueo nell’aria o nei punti più freddi della casa in quanto si abbassa l’umidità relativa. Una ulteriore motivazione di formazione della muffa è dovuta alla risalita dal suolo dell’acqua contenuta nel terreno. In quel caso è buona norma dotare la propria abitazione di un buon vespaio aerato realizzato a regola d’arte.
Quali sono i rimedi per eliminare le muffe dalle pareti?
Per evitare la formazione di condensa nelle case è dunque buona norma evitare l’eccessiva formazione di umidità ma anche correggere i ponti termici e isolare in modo adeguato l’edificio.
Se di dovessero riscontrare delle muffe, prima di tutto si dovrà procedere con la loro eliminazione con candeggina, aceto o acqua ossigenata.
Quindi se ci si trova di fronte ad una eccessiva umidità si possono seguire i seguenti consigli:
1 La muffa si presenta molto facilmente negli ambienti umidi: per quanto possibile, arieggiare frequentemente gli ambienti per evitarne la formazione.
2 Quando si fanno le pulizie dei vari ambienti, soprattutto quando si lavano i pavimenti, è consigliabile favorire un’asciugatura naturale aprendo le finestre.
3 Nello spazio cucina, quando ci si appresta a cucinare, se la cucina è separata dagli altri locali, l’ideale è chiudere la porta e aprire la finestra, oppure attivare la ventilazione della cappa, così da allontanare l’umidità in eccesso.
4 In bagno dopo aver fatto una doccia, è conveniente aprire la finestra per consentire alle pareti di asciugarsi in modo naturale.
5 Evitare di mettere ad asciugare i panni sui termosifoni e ove possibile anche gli abiti all’interno dell’abitazione.
6 E’ preferibile utilizzare metodi naturali per evitare la formazione di muffe, anche se in commercio sono presenti prodotti antimuffa, ma probabilmente poco efficaci in quanto non risolvono il problema alla radice.
Uno dei rimedi naturali più efficaci è il seguente: per circa 2 minuti mischiare 700 ml d’acqua con due cucchiai di acqua ossigenata al 3%, due cucchiai di bicarbonato di sodio e due cucchiai di sale fino. Dopodiché versare il composto in uno spruzzino e spargerlo sulle superfici da trattare. Infine, arieggiare l’ambiente.
7 Se sulle finestre si crea condensa andrebbe asciugata con dei panni asciutti. Se le finestre hanno i loro anni, per garantire un miglior confort termico degli ambienti sarebbe il caso di installare serramenti più performanti.
8 Se la propria abitazione è dotata di stufa o camino è meglio evitare di utilizzare legna umida.
9 Sanificare frequentemente l’impianto di condizionamento e riscaldamento, dove potrebbero proliferare colonie di muffe.
10 Se la zona in cui è costruito il tuo edifico è umida, è consigliabile dotarsi di un deumidificatore d’ambiente e mantenere l’umidità interna al 50% massimo.
11 Se nell’abitazione vi sono dei vasi con delle piante, è consigliabile evitare il ristagno d’acqua nei sottovasi e quindi non annaffiare troppo le piante.
Qualora il problema della formazione di muffe non è legato all’eccessiva umidità, ma bensì al pessimo isolamento, si può pensare di intervenire considerando l’installazione di un cappotto termico che potrà essere effettuato all’interno, oppure all’esterno.
Con la formazione del cappotto si interviene isolando le pareti ed eliminando i ponti termici esistenti, con l’utilizzo di svariati materiali presenti sul mercato, sia di origine naturale che di origini plastiche.